Prospettive Italiane a Palazzo Borghese

PROSPETTIVE ITALIANE 26 | 05 | 2012 PALAZZO BORGHESE ROMA – CATALOGO IN PDF

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Francesco Petrucci
Le ragioni di una mostra

Prospettiva è il panorama. Prospettiva è il punto di vista. Prospettiva è l’opportunità. Prospettive Italiane è una mostra-asta che vuole cogliere le tre accezioni del termine: è uno scorcio sul panorama degli artisti italiani delle ultime generazioni, senza però la pretesa di esserne la summa. Ma è anche un punto di vista sulle nuove tendenze e i nuovi linguaggi espressivi dell’arte contemporanea. Ed è, infine, l’opportunità per il grande pubblico di accedere a una selezione di artisti già molto noti agli addetti ai lavori e presenti in mostre istituzionali in Italia e all’estero.
La coralità insita nel titolo del progetto ne è anche struttura portante, perché Prospettive Italiane nasce per catalizzare energie esistenti e renderle sinergie a sostegno degli artisti della nuova generazione, del mercato dell’arte e del sistema museale.
Per la prima volta, infatti, gallerie, artisti e una casa d’aste lavorano insieme e creano un ponte ideale con collezionisti e musei: da una parte, gallerie e artisti hanno sposato il progetto rendendo possibile un’asta con
opere di carattere museale, significative nel percorso degli artisti e a condizioni di particolare convenienza. Dall’altra, una commissione di AMACI – Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani – selezionerà da questo catalogo una o più opere che Wannenes ritirerà dall’asta e donerà all’associazione stessa.
A supportare il progetto tre delle personalità che con più vigore sostengono l’arte contemporanea in Italia: Anna Mattirolo, direttrice del MAXXI Arte; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, presidente dell’omonima fondazione; Gemma Testa, presidente di ACACIA, Associazione Amici Arte Contemporanea.
Un progetto innovativo, dunque, nella sua formula e nel suo scopo, che ci auguriamo possa essere un piccolo segnale che il settore privato dà a quello pubblico sulla necessità di fare sistema a sostegno dell’arte contemporanea.